Primaria e Secondaria di I° grado

“Il nostro obiettivo:
elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere,
ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa”.”

– Rudolf Steiner –

Un ciclo unico, dalla prima all’ottava classe

Ogni prima classe inizia il suo percorso scolastico con un maestro di riferimento che accompagnerà il gruppo per tutto il ciclo degli otto anni (primaria e secondaria di I°) affiancato da altri insegnanti specializzati nelle singole materie.

Oltre alle materie tradizionali, il programma di studi prevede anche: due lingue straniere, lavoro manuale, lavoro del legno, disegno di forme, ginnastica ed euritmia (l’arte del movimento creata da Rudolf Steiner). Tutte le materie si intessono con le varie arti: musica strumentale, canto, recitazione, disegno, pittura, modellaggio ecc.

Corpo, mente ed emozioni sono coinvolte nel processo di apprendimento. Questo modo artistico e creativo di presentare le varie materie, facilita l’acquisizione delle diverse abilità e permette ai contenuti di scendere in profondità nell’interiorità del bambino e del ragazzo.

Nutrire non solo l’intelletto ma “tutto l’individuo”

Fin dai primi anni della scuola, acquista particolare importanza l’educazione dei sentimenti attraverso “l’esperienza del bello” e il maestro di classe, con la sua autorità, diventa “la porta” attraverso la quale i bambini si affacciano al mondo.

La fantasia e l ’ immaginazione, coltivate f in dall’infanzia, diverranno nell’età adulta intelligenza creativa, quel talento che permette di vedere il “nuovo” nel “vecchio”, nuove possibilità dove altri vedono solo condizionamenti.

Con il passare degli anni di scuola, sempre maggiore importanza acquista l’approfondimento delle materie scientifico-matematiche e umanistico-letterarie, perché in esse vengono stimolati l’osservazione oggettiva dei fenomeni ed il pensiero logico-causale.

Apprendere partendo dall’esperienza

Nella secondaria di I° grado le materie come Fisica, Chimica, Mineralogia, Biologia e Astronomia non vengono affrontate in modo astratto e solo nozionistico. Con i propri sensi i ragazzi si mettono in rapporto diretto con l’esperimento che stanno osservando e, appena si è concluso, attivano le proprie forze di rappresentazione disegnandolo sul quaderno e scrivendo una relazione dettagliata di ciò che hanno visto. Il giorno seguente viene chiesto loro di trarre le conclusioni scrivendo la legge naturale celata in quel fenomeno che hanno osservato.

Questo metodo, scientifico di approcciarsi alla realtà dei fenomeni , è sempre abbinato ad esperienze artistiche e collegato con le altre materie d’insegnamento; per questo i ragazzi apprendono con entusiasmo e percepiscono la scuola come un ambiente vivo, pulsante, ricco di stimoli e collegato con la vita reale di tutti i giorni.

Nel corso degli anni vengono proposte molte uscite didattiche, situazioni pratiche e molti esperimenti, in cui i ragazzi sono stimolati a rapportarsi in modo diretto e immediato con la realtà che li circonda.

Il secondo settennio

Ciò che nel bambino piccolo si fondava sull’imitazione si trasforma, nel secondo settennio, i n uno sperimentare interiore.

È compito dell’insegnante aprire agli allievi le porte al mondo, non in modo intellettuale, ma attraverso il sentimento e la volontà, organizzando l’insegnamento in modo ritmico e accompagnando l’alunno in un percorso creativo che lo porti a “vivere” dei reali processi interiori di
apprendimento.

Il momento didattico deve accompagnare il bambino prima e il ragazzo poi, in un processo in cui si coniughino scienza e arte: il mondo viene presentato per immagini, rintracciando i fili che collegano le cose tra loro e all’uomo stesso, ritrovando ciò che le cose e gli esseri sono ed esprimono prima di venire catalogati, definiti, analizzati; solo in un secondo tempo si arriva alla sistematizzazione scientifica.

Ricordiamo inoltre che uno degli obiettivi fondamentali della Scuola Steiner Waldorf è quello di usare i materiali didattici, le discipline e il programma in modo da privilegiare sempre il rapporto umano fra gli allievi e gli insegnanti.

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